Un quaderno,  una penna,  molto tempo libero:  le parole che raccontano le impressioni della giornata lentamente si trasformano in segni,  ritmi,  scritture illeggibili… emozioni.  Nasce così nel 1979 lo spunto d’avvio del ROTOLO, un’opera di poesia visiva  che si è rivelata negli anni una “memoria del futuro”.

A notebook, a pen, plenty of free time. The words narrating the day slowly become signs, rhythms, unreadable writing… feelings. In 1979 this was  the starting point of the ROTOLO, a work of visual poetry which turned over time into a “memory of the future”  source of  inspiration  and reflection.